di Manuela Camponovo
La Svizzera è la nazione dei treni, si sa e a pochi chilometri da Basilea e dal confine elvetico si trova il più grande museo ferroviario d’Europa, due buone ragioni per parlarne...
Mulhouse, in Alsazia, non ha le pittoresche attrattive di Colmar (né possiede un’opera d’arte sconvolgente come il Rétable d’Issenheim, la famosa pala di Grünewald) o le altre motivazioni di visita di una Strasburgo, dai mercatini di Natale alla sorprendente cattedrale, ai futuristici edifici delle istituzioni umanitarie e politiche.
L’industriosa e pionieristica Mulhouse, che avrebbe potuto essere svizzera se nel 1798 non avesse votato per l’annessione alla rivoluzionaria Francia, da uno sguardo superficiale, sembra piuttosto anonima, però è anche detta la “città dei Musei”, strutture dedicate ai manufatti (carta, stampa, artigianato) e alle invenzioni del progresso tra ‘800 e ‘900: esiste un museo dell’automobile, quello dell’elettricità e appunto “La Cité du Train”, con una prima trasformazione nel 2005 e continui successivi ampliamenti.
Storico, istruttivo, didascalico, spettacolare, divertente, adatto in particolare a tutta la famiglia e non è un modo di dire perché le strade degli interessi si dividono tra uomini più catturati dalla tecnica, donne a cui piacerà in particolare cogliere ambientazioni di costume e bambini conquistati dall’interattività, dai plastici, dai trenini turistici, interni ed esterni a simulare un breve percorso alsaziano, proprio accanto ai binari veri della linea ferroviaria.
Il percorso spettacolo
Ma andiamo per ordine, qui, dove si trova la più bella collezione di treni del mondo. Il primo padiglione a cui il visitatore viene confrontato, in un enorme capannone, tocca ogni aspetto della vita ferroviaria, divisa in sei tematiche, a dimostrazione delle ricadute sociali di questa esplosiva invenzione fin dal suo primo apparire. In una totale immersione visiva e sonora, le atmosfere e le situazioni sceneggiate sono ricreate attraverso manichini a grandezza umana rivestiti con abiti d’epoca, mentre registrazioni vocali trasmettono possibili conversazioni di viaggiatori in partenza oppure seduti all’interno di scompartimenti: su alcuni dei quali si potrà anche salire, dalla spartana terza classe alla prima dei treni di lusso; oppure si potranno spiare gli interni dai finestrini…